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J di Jazz

 
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    J di Jazz con Silviona

    J di Jazz..

    Silviona ospita paolo Bernardi

    J di jazz e la lettera P

    Il gradito ritorno a J di Jazz dopo quasi un anno di Paolo Bernardi,pianista e compositore romano, ospite della Silviona per presentare il suoultimo lavoro in uscita il 4 dicembre.
    «Suonare in solitudine è sempre un'esperienza che mette a confrontoun musicista e il suo pubblico (reale o ideale, a seconda che si tratti di unconcerto o di una registrazione), in un rapporto assolutamente impari! Ilmusicista è solo e completamente "nudo" di fronte a persone che nepossono scoprire i più reconditi segreti e perciò rivelarne tutto il potenzialecreativo, ma anche, se fosse il caso, smascherarne le eventuali debolezze,insicurezze o addirittura menzogne».
    Partendo da queste premesse, per il suo nuovo progetto discograficoPaolo Bernardi torna nuovamente a cimentarsi (dopo My Showcase del 2011) con ilmondo del piano solo: il 4 dicembre sarà pubblicato “Impressions” (SiFaReRecords), una raccolta di brani originali accompagnata da diverse cover, chefotografa e illustra in profondità le mille sfaccettature artistiche delpianista romano.
    «Nel tempo, ho imparato che quanto più si riesce ad accettare diciò che le proprie esperienze hanno fatto germogliare in noi, tanto più siottiene un ispessimento della propria personalità e sensibilità».
    «Con questo nuovo disco in piano solo e dopo varie esperienzediscografiche con formazioni di diversa tipologia, ho deciso di fissare le mie“impressioni” che appartengono a sensazioni che ho dentro da tanto, ma che maiprima di ora avevo avuto il coraggio di proporre neanche a me stesso. Io perprimo le consideravo immeritevoli di una qualche dignità artistica.
    Rivivendo invece con umiltà alcuni importanti momenti del miopassato, ho composto la scaletta di questo lavoro – per la quasi totalitàottenuta con brani originali - pensando appunto a tutto ciò che mi ha aiutato acrescere, non disdegnando i Beatles e la musica New Age, Baglioni e RichardClayderman, ma affiancandoli a compositori di musiche da film, poi a KeithJarrett, Bill Evans fino a Debussy! Su tutto, la sempre misteriosa alchimiadell'improvvisazione, scoperta, dopo anni di studio, con il jazz e non piùabbandonata»

    www.paolobernardi.it

    J di Jazz in onda
    Martedì alle 16.30
    Sabato alle 22.00