L’Età del Disordine è stato composto nel salotto dell’appartamento in cui Petrina vive “…al posto delle poltrone e della tv, ci sono il piano a mezzacoda, la Nord Stage rossa, la chitarra viola e un intrico di mixer, pedali, cavi, ferraglia. Al centro c’è un pezzo di moquette rossa su cui posso saltare, ballare e sdraiarmi a terra, a pensare. Dalla grande porta finestra guardo la pioggia, le rondini, i miei vicini. Il mio disco è nato tutto lì, in quei venti metri quadri“.
Gli arrangiamenti sono stati realizzati insieme a Marco Fasolo, musicista sensibile ed eclettico noto per aver fondato i Jennifer Gentle ed essere produttore degli I Hate My Village. “In quel salotto abbiamo passato più di un mese: gli strumenti e i cavi si sono moltiplicati, il disordine è cresciuto e ha dato forma a nuovi suoni e a nuove visioni: tutto ciò che si sente nel disco è fisico, reale.
Quelle che possono sembrare tracce di elettronica sono in realtà chitarre suonate in modo non convenzionale, crini e bulloni sulle corde del pianoforte, piatti di batteria rotti e bacchette per mangiare il sushi usate come battenti. Ho cantato su vecchissimi microfoni a nastro (gli stessi usati negli studi RCA a New York negli anni 50), in alcuni casi sdraiata a pancia in su, col diaframma galleggiante…Ogni strumento è passato attraverso mixer analogici e preamplificatori valvolari, per restituire all’ascolto tutto il calore del suono reale, dello spazio attorno, delle nostre emozioni“.
IN ONDA:
Martedì ore 21.30
Giovedì ore 16.30
Sabato ore 21.30