Home in primo piano 15 luglio 2021 sagone certosa franca rame
Il cimitero monumentale della Certosa ospiterà “Resistenza Franca”, spettacolo teatrale in scena venerdì 16 luglio dalle 20 alle 21.30. Un omaggio a Franca Rame, alla sua scrittura di resistenza al femminile, con tre monologhi che mettono al centro il tema della morte e della maternità, insieme al desiderio di ribellione ai potenti e di riscatto sociale. Lo spettacolo – realizzato grazie alla collaborazione tra associazione culturale Youkali Aps, Fondazione Fo Rame e associazione femminista Falling Book Aps – fa parte del calendario di Bologna Estate 2021. L’attrice Simona Sagone metterà in scena, tra i monumenti della Certosa, i monologhi Michele Lu Lanzone, Nada Pasini e Una madre. «L’associazione Youkali – spiega Sagone – con questa produzione vuole proseguire nel suo obiettivo di promozione della drammaturgia al femminile e della storia delle donne».Uno spettacolo che, attraverso il teatro, punta ad attivare nuove forme di resistenza civile e riflessioni su temi sociali, in particolare sui valori della resistenza al nazifascismo e alle mafie. Michele Lu Lanzone è la storia di un sindacalista ucciso dalla mafia perché cercava di portare l’acqua ai contadini. Il racconto è ambientato in un manicomio dove è ricoverata la madre del protagonista impazzita dal dolore per la vicenda. La pièce faceva parte di uno spettacolo in due atti dal titolo L’operaio conosce 300 parole, il padrone 1000 – per questo è lui il padrone di Dario Fo e Franca Rame. A seguire Nadia Pasini partigiana della settima brigata Gap di Bologna, coinvolta nella cura dei feriti reduci dalla battaglia di Porta Lame del 7 novembre 1944. La donna venne torturata dai nazifascisti per indurla a fare i nomi dei medici dell’infermeria della brigata. L’atto unico, insieme ad altri scritti tra il 1970 e il 1971, è stato raccolto in Fabulazioni sulla Resistenza. Infine, il terzo e ultimo monologo scritto nel 1982, Una madre. A parlare è la madre di un terrorista appena entrato nelle BR e catturato con la pistola in mano alla prima missione. Il racconto si basa sulla presa di coscienza della donna di avere un figlio terrorista e la penosa visita al ragazzo rinchiuso in carcere. La madre chiama il pubblico a riflettere sul passaggio di questi giovani arrestati per terrorismo dalla contestazione studentesca alla lotta armata.Ad affiancare l’attrice Simona Sagone, in scena ci sarà anche il polistrumentista Mirco Mungari e, in Michele Lu Lanzone, si vedrà la partecipazione dell’attrice Sara Graci, due allieve del laboratorio di scrittura espressiva “Io leggo donna”, poi Paola Padovani (associazione Falling Book) e Beatrice de Leonibus. Il costo dello spettacolo è di 12 euro, di cui 2 euro verranno devoluti alla Certosa per i lavori di restauro.