Un tastierista e un batterista, esperti musicisti con in archivio prestigiose collaborazioni nazionali ed internazionali, che si sono incontrati e hanno affinato un suono del tutto personale, con strutture che nascono e si sviluppano intorno a dei punti nodali, ma lasciano estremo spazio all’estemporaneità. Ne esce un suono che sembra figlio di Klaus Schulze e Jack DeJohnette, un viaggio di saliscendi sonori in atmosfere siderali. Un concerto onirico che trasporta il pubblico in un stato di trance, nello stomaco del cosmo. Uno spettacolo che ha lasciato il segno tanto da procurare loro l’occasione di un tour UK a novembre 2011, l’inserimento nella best of 2011 da parte della Leaf e contratto discografico con la Cuckundoo Records per il secondo album Transister.