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rancesco De Gregori si racconta per la prima volta attraverso una serie di conversazioni condotte da Antonio Gnoli. La sua vita e il suo mondo emergono in una successione di pensieri, ricordied emozioni. L’intima intelligenza delle sue canzoni fa da sfondo alle nostre esistenze intrecciate con la storia italiana.
«Come un velo che sta per cadere e non cade mai interamente, così la lingua del ricordo ha in sé un nucleo enigmatico. Eppure è lì, in quel territorio progressivamente divorato dalle ombre o smaltato dalla luce, che si sono svolte le conversazioni, che Francesco chiama storie e io vita.» Antonio Gnoli
«Per misurare il mondo devi saper misurare l’uomo. Conoscerne i pregi e i difetti. Le viltà e gli eroismi». Francesco De Gregori
Chiunque si sia posto domande su che cos’è l’arte e la bellezza, il tempo che passa e ci trasforma, Dio e le religioni, l’oggi che comprendiamo sempre meno, troverà in questi dialoghi risposte di sorprendente sincerità e acutezza.
Scoprirà inoltre le numerose esperienze che De Gregori ha vissuto con coerenza e desiderio: i libri letti e amati; l’America con i suoi miti e la politica con i suoi equivoci e il senso di cosa abbia voluto dire per lui essere di sinistra senza lasciarsene condizionare.
Il mondo poetico di De Gregori ne esce in sintonia con il battito del suo cuore e della sua mente. Tra la musica che ha scritto e quella che ha amato.
In un finale sorprendente Francesco De Gregori riflette, ragiona e affronta con umiltà lo spirito del nostro tempo, così segnato dalle passioni tristi.
Non ci sono ricette, né messaggi edificanti. Solo la sommessa convinzione che la vita migliore è quella che si interpreta con passo d’uomo.