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1968: siamo in piena era Pop, il mondo è in fermento, tutti cavalcano l’onda di una cultura spumeggiante e anticonvenzionale. E tre giovani progettisti torinesi, con l’incedere di chi ha il futuro in mano, si presentano con un sacco in spalla davanti ad Aurelio Zanotta, protagonista del design anticonformista. Sono Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro, che portano con loro la mitica e rivoluzionaria poltrona Sacco. Un sacco a tutti gli effetti, in plastica e pieno di palline di polistirolo semi-espanso, plasmabile su qualsiasi posizione di relax, leggero e trasportabile.
Unvero azzardo, che in un lampo stravolge il concetto di seduta e riesce a fare tabula rasa con il passato del design (è la prima poltrona senza un struttura fissa). Colorata, leggerissima e “destrutturata”, la poltrona “fagiolo” come la definiscono negli States diventa subito emblema delle nuove generazioni dove sprofondare, immergersi, lasciarsi cadere e rilassarsi in piena libertà. Chinon ricorda la scena di Fracchia che scivola e sprofonda nella poltrona Sacco cercando di mantenere un certo contegno?
IN ONDA
Giovedì ore 22.00
Venerdì ore 10,45